PANOPTICON.

Un percorso di espansione e spaesamento dello sguardo.

 

A CURA DI

 

Bianca Tosatti, storica dell’arte, formatrice esperta in arte contemporanea, art brut,

outsider art e teorica dell’arte irregolare;

 

Tea Taramino, artista relazionale e curatrice, esperta in art brut, outsider art e arte irregolare

 

Novembre 2023 - giugno 2024

Un’indagine sull’Arte Irregolare - altrimenti detta Outsider Art e Art Brut - in rapporto all’Arte Contemporanea, all’educazione all’arte con approfondimenti su accessibilità e mediazione culturale a partire dalle mostre dedicate a due significativi e quasi inediti artisti outsider:

Mauro Gottardo e Fabrizio Roccatello

Il progetto propone un percorso esplorativo, di studio e valorizzazione delle potenzialità dell’arte nel confronto fra artisti outsider e artisti insider (contemporanei e del passato) con realizzazioni di video interviste, apparati per l’accessibilità, opere d‘arte e di design e mostra conclusiva degli studenti come restituzione del percorso intrapreso, in base alla facoltà frequentata e ispirato ai diversi autori delle collezioni considerate o ad aspetti di contenuto e/o comunicativi affrontati.

In collaborazione con docenti ed esperti dei vari argomenti trattati.

SCOPO

Sollecitare la trasversalità delle relazioni interpersonali, dello sguardo e del pensiero con l’obiettivo di mettere in discussione conoscenze scontate e pregiudizi, per conseguire nuovi strumenti di lettura e comprensione delle diverse forme artistiche della contemporaneità, comprese quelle marginali, ma non per questo meno significative.

OBIETTIVI

La proposta vuole essere un’occasione formativa per le nuove generazioni e un’opportunità di avvicinamento delle cittadine e dei cittadini - di ogni età e capacità - alla cultura artistica, compresa quella prodotta negli ambiti delle fragilità psichiche e sociali per contribuire, quanto più possibile, a renderla accessibile, comprensibile.

Si intende sostenere la partecipazione attiva e l'estensione dell'offerta culturale a un pubblico eterogeneo, con conseguente ampliamento della fascia dell’audience.

Uno degli scopi è costruire un ampio processo culturale partecipativo intorno alle figure di Mauro Gottardo e Fabrizio Roccatello - due significativi artisti irregolari che vivono un ritiro sociale - inserendoli in una rete di riferimenti umani e culturali che dia anche spessore, dilatazione e circolazione ad un sapere trasversale che guarda sia alle pratiche artistiche marginali sia a quelle ufficiali.

I PARTECIPANTI

studenti/esse dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, del Dipartimento di Filosofia ed Educazione e del Dipartimento di Studi storici, Storia dell’arte dell’Università degli Studi di Torino, del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.

Saranno, inoltre, coinvolti nel percorso formativo e di mediazione culturale artiste/i professionisti/e, persone con disabilità e/o disagio psichico in accordo con il Servizio Disabilità della Città di Torino e il Gruppo Formazione Lavoro della ASL Città di Torino, educatori/trici, studenti e insegnanti delle medie superiori.

 

I DOCENTI

Accademia Albertina di Belle Arti:

  • Paolo Grassino, artista, docente di Tecniche dei materiali
  • Sara Liuzzi, storica e critica d’arte, docente di Scuola di Cinema, fotografia, audiovisivi;
  • Roberto Mastroianni, filosofo, curatore, critico d’arte e docente di Antropologia culturale già presidente del Museo Diffuso della Resistenza;
  • Ornella Rovera, artista, docente di Tecniche della Scultura 

Dipartimento di Filosofia ed Educazione dell’Università degli Studi di Torino:

  • Maria Seira Ozino, pedagogista, docente del Corso di Specializzazione per le Attività di Sostegno

Sezione Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Torino

  • Gianluigi Mangiapane, antropologo presso il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino

Politecnico di Torino:

  • Cristian Campagnaro,Coordinatore del Collegio di Design del Dipartimento di Architettura e Design;

 

 

ESPERTI/E IN ACCESSIBILITÀ E MEDIAZIONE CULTURALE

GAM/Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea /Fondazione Torino Musei.

  • Giorgia Rochas, Referente per le attività di inclusione del Dipartimento Educazione

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

  • Annamaria Cilento, Referente progetti di accessibilità culturale del Dipartimento Educativo

Tactile Vision Onlus

Politecnico di Torino:

  • Cristina Azzolino e Angela Lacirignola delTAL Turin Accessibility Lab_Accessibilità al Patrimonio culturale & Sicurezza e Fruibilità dell’ambiente costruito.

https://www.dad.polito.it/en/il_dipartimento/laboratori_e_centri/centri/centri_dad/accessibilita_al_patrimonio_culturale_sicurezza_e_fruibilita_dell_ambiente_costruito

Centro Documentazione sulla Psichiatria dell’ASL TO3 di Collegno

  • Lillo Baglio, archivista bibliotecario e conservatore della collezione di outsider art dell’Ex Op

 

ORGANIZZAZIONE

  • Chiara Borgaro, referente Galleria Gliacrobati;
  • Giorgia Alderuccio, studentessa dell’Accademia Albertina e Gaetano Verde studente di Storie dell’arte, Associazione Forme in bilico aps;
  • Diego Valsania, psicologo, Fermata d’autobus Onlus.

 

IL PERCORSO

GALLERIA GLIACROBATI MOSTRE DEI DUE ARTISTI OUTSIDER FULCRO DELL’INIZIATIVA

  • L’Apocalisse di Mauro Gottardo: 4 novembre - 30 dicembre 2023 - inaugurazione 4 novembre
  • La magia dell’occhio di Fabrizio Roccatello: febbraio - marzo 2024 (date da definire)

https://www.gliacrobati.com/

VISITE PRESSO COLLEZIONI PUBBLICHE DI ARTE IRREGOLARE

ACCESSIBILITÀ E MEDIAZIONE CULTURALE

Ad accompagnare il pubblico nella comprensione delle mostre:

- verranno collocate didascalie in rilievo, realizzate in itinere con gli studenti/esse secondo le direttive di esperti/e in comunicazione Tiflologica di Tactile Vision, questa ci sembra un’ottima occasione per riflettere su come si imposta una comunicazione dell’arte per tutti e per tutte

- saranno presenti in galleria mediatori culturali: gli studenti e le persone con disabilità o disagio psichico coinvolte nella formazione.

- saranno organizzate visite guidate condotte da esperti/e in LIS, la lingua dei segni per i sordi, ed esperti/e e in accompagnamento di persone cieche in collaborazione con Tactile Vision, i dipartimenti Educativi della GAM e della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo;

 

APPROFONDIMENTI SUI DUE AUTORI

Mauro Gottardo: vive a Torino, lavora in solitudine con la dedizione di un amanuense medievale. Con un tratto ossessivo traccia con precisione caratteri tipografici diversi, impaginandoli con materiali figurativi elaborati dal suo immaginario o scartati dal mondo del consumo, costruendo lunghi cicli narrativi per cui impiega anni di lavoro.

L'Apocalisse (2008 - 2015) opera considerata per la mostra, ha un'imponente struttura visionaria e anticipatrice della pandemia, densa di riferimenti simbolici, letterari, religiosi, sessuali e politici. È composta da 270 elementi di diverse dimensioni: figure umane e animali che si ripetono e si alternano su un tappeto di scritture visive, spesso tracciate su supporti di recupero. E' un archivio segreto di testimonianze, collegamenti, premonizioni, riferibili alla minaccia del potere in tutti i suoi aspetti da quello economico, politico e culturale alla precarietà della salute fisica e mentale umana. Ci sembra il momento giusto per avvicinarci a tale capolavoro sconosciuto e complesso che merita di essere apprezzato in ambiti culturali pubblici. Questo ciclo di lavoro inizia nel 2008 stimolato dalla visione, presso il Museo Diffuso della Resistenza di Torino, di (R)esistere per immagini, una mostra su Germano Facetti, grafico internazionale, documentatore e testimone della storia del "secolo dell'odio". In particolare a ispirare Gottardo è la "scatola gialla" che conteneva il suo taccuino della prigionia in campo di concentramento fatto di disegni, foto e appunti per quello che sarebbe poi divenuto il documentario "The yellow box" di Tony West.

L'opera di Gottardo riflette le sue più intime paure e conoscenze come l'ampio e originale repertorio grafico e calligrafico.

(per saperne di più rivista 0.0.A. n° 22 autunno 2021, da pag. 86 a pag. 110)

 *******************

Fabrizio Roccatello: vive a Rivoli (TO) in uno stretto, e ambivalente, legame con la sua abitazione e il centro della piccola cittadina, luoghi che non lascia mai, salvo rarissime occasioni.

La sua situazione sta peggiorando a causa della perdita progressiva della vista.

Le opere, che a prima vista paiono giocose, ad un secondo sguardo svelano e trasmettono le inquietudini che abitano l'artista. Sono sculture fortemente policrome, levigate con maestria, che invitano a pensare e si offrono all'interazione sia mediante dispositivi meccanici - che condizionano intenzionalmente la postura di chi agisce - sia attraverso messaggi provocatori espressi dalla simbologia dei materiali impiegati: elementi naturali come mele e uova che divengono presenze inquiteanti, chiodi acuminati, sguardi indagatori restituiti da occhi dipinti o di vetro, teste di bambole o bambolotti amputati a denuncia delle privazioni imposte dalle attuali generazioni a quelle del futuro.

Il simbolo dell’occhio, presente in quasi tutte le sculture non allude al voyeurismo, ma alla riprovazione subdola e allo scandalo altrui, è l’organo del fascinum, che esercita la sua potenza nel fermare ogni movimento vitale.

I contenuti e le forme del suo lavoro paiono alimentati dalla salute indebolita da auto privazioni alimentari, insonnie, ossessioni maniacali e dalla costante manipolazione del legno e la relativa interpretazione estetica.

(per saperne di più: rivista 0.0.A. n° 24 autunno 2022 da pag 152 a pag 165)

panopticon-per-una-cultura.pdf

 

panopticon-floor-plan.jpg

Collaborazioni

  • PANOTPICON + COMPLETED